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20/09/2004 Successo della manifestazione di Macomer

In 300 a parlare di Limba de Mesania

Un appello alla Regione perché non smetta di promuovere la lingua sarda. E' il contenuto di un sintetico ordine del giorno approvato dall'assemblea di circa trecento persone che si sono date appuntamento sabato scorso 18 settembre a Macomer nella sala della biblioteca comunale per discutere di politica linguistica isolana. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco della cittadine del Marghine Marco Mura, l'assessore alla cultura Luigi Muroni, il presidente della consulta locale Alberto Frau,gli studiosi e operatori, Eduardo Blasco Ferrer, Mario Puddu, Michele Pinna, Francesco Cheratzu, Giuseppe Corongiu, Gonario Francesco Sedda. Il numeroso pubblico (tra cui erano presenti numerosi appassionati, cultori, scrittori, poeti, gente comune e anche il consigliere regionale della maggioranza Peppino Pirisi che ha seguito tutti i lavori) ha partecipato direttamente al dibattito che, partendo dalla questione della standardizazzione del sardo ("Lingua Sarda Unificata o Limba de Mesania?", era il titolo del convegno) si è poi allargato alle questioni generali della politica linguistica regionale. Si è discusso delle problematiche dell'uso del sardo nella pubblica amministrazione, nella scuola, nell'editoria, nei mass media e sulle problematiche connesse. Purtroppo non in tutti i settori le cose vanno bene. Anzi, le voci sempre più pressanti di tagli pesantissimi operati dalla Giunta Regionale sulla legge 26 che, bene o male, dal 1997 tutela la lingua, ha allarmato molti dei partecipanti sfociando così nell'approvazione di un documento (proposto dal "Comitau Abbia a unu Sardu comunu" promotore del progetto di politica linguistica democratica e unitaria conosciuto come "Limba de Mesania") che richiama tutta l'istituzione autonomistica presidente, giunta, consiglio, maggioranza e opposizioni, a non dimenticare gli impegni presi in campagna elettorale.

A segus