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09/06/2005 Sèberos de imprenta - Unione Sarda 07.06.2005

Masters po non fai morri sa lingua sarda

Master specialistici per non fare morire la lingua sarda. Affiancati da un ufficio con tre addetti sempre a disposizione, un sito internet, segnaletica bilingue e traduzioni immediate di atti in sardo. Il progetto è stato presentato ieri mattina: con 140 mila euro della legge statale 482, il Comune tutelerà la parlata isolana. Coinvolgendo oltre 150 iscritti con due corsi dedicati ai funzionari pubblici di tutta l'isola e ai giovani aspiranti traduttori e interpreti, dal e in sardo. Il progetto «I master già iniziati da alcuni giorni, sono gestiti in collaborazione con la Regione e la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Cagliari», ha spiegato il sindaco Luigi Ruggeri. «Si vuole così passare da dibattiti teorici, spesso inutili alla pratica della lingua, perché quest'ultima non si può costruire o tutelare solo a tavolino». La pratica si tradurrà quindi in 200 ore di lezioni gratuite per ciascuno dei due corsi in programma, con docenti universitari ed esperti di fama, per temi come storia della Sardegna fino ai laboratori di traduzione e interpretariato. Un nome su tutti, Marzio Virdis, filologo e responsabile scientifico del progetto. Al termine del corso, che durerà sei mesi, sarà rilasciato un attestato di frequenza utile per le assunzioni degli sportelli linguistici o Urp dei vari Comuni isolani. Ludoteca Una realtà che a Quartu, città che ha ottenuto il maggiore finanziamento, avrà sede nell'ex ludoteca di via Regina Elena. «Dopo gli ultimi anni di buio totale su questo tema», ha spiegato Antonio Pani, assessore alla Lingua sarda, «la città si rimette in gioco per proseguire nel percorso linguistico-culturale di tutela del nostro patrimonio, aprendosi a tutta l'Isola». Giuseppe Corongiu, dirigente del settore annuncia intanto nuovi traguardi: «Restano in attesa di attuazione altri due progetti, di 270 e 240 mila euro ciascuno. I fondi ci sono già, ora spetta solo a Provincia e Regione sbloccare l'assegnazione in tempi brevi». Nel frattempo esiste già un sito internet www.qse482.net in cui si trova persino a disposizione un correttore ortografico gratuito del sardo. Beatrice Saddi

07/06/2005 

A segus