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14/06/2005 Referendum contras sas iscadras

"Sos sardos non s'ischint galu autodeterminare"

Comunicato stampa IRS


Accogliamo il mancato raggiungimento del quorum al referendum contro le
scorie chimiche italiane con desolazione. Ma c'era da aspettarselo.

iRS aveva iniziato nel lontano 2001 un lungo e difficile cammino, politico e
pratico, per portare all'attenzione dell'opinione pubblica la situazione di
inquinamento illegale del territorio nazionale sardo da parte dell'industria
chimica statale italiana.

Le nostre azioni hanno portato a pronunciarsi e ad uscire allo scoperto
istituzioni e poteri dello Stato italiano come la Commissione Parlamentare
per le Ecomafie, i Carabinieri del NOE, deputati, sindaci e assessori
all'ambiente provinciali e comunali.

Il comitato promotore di questo referendum, di cui iRS non ha fatto parte,
ha creduto opportuno far partire il referendum in questo momento e con
queste forze. Evidentemente una scelta azzardata e frettolosa, destinata al
fallimento e con il rischio aggravante di bruciare un tema che necessitava e
necessita di un più lungo percorso di maturazione e di impegno.

Ad aggravare il quadro vi sono stati gli atteggiamenti ambigui dei partiti
autonomisti, sia di quelli che si sono schierati per il No, sia di quelli
che, pur schierandosi a favore del Sì, si sono in realtà lavati le mani
della questione. Per non parlare poi di quella significativa saldatura tra
sindacati e industriali che hanno continuato a ragionare contro gli
interessi dei sardi e della nazione sarda.

Infine, dato politico più importante, va constatata ancora una volta
l'incapacità di molti sardi di trasformare i loro umori e le loro reazioni
immediate in una vera presa di coscienza e in chiari atti politici di
autodeterminazione. Anche questa volta un umore apparentemente generalizzato
non si è trasformato nel coraggio di una scelta, segno di un vuoto di
coscienza politica nazionale creato da anni di mortificanti classi dirigenti
antisarde.

iRS, che comunque ha agito chiaramente a favore del sì, continuerà la sua
azione, senza fretta, seguitando a presentare il problema non solamente come
un semplice "no alle scorie" bensì nel quadro progettuale più ampio del
risanamento e della riconversione del lavoro degli operai.
In questo senso ricordiamo l'assemblea di Porto Torres, indetta da iRS
appena dopo il blitz di Fiumesanto, in cui portammo a confronto gli esperti
dell'opera di risanamento realizzata con successo nell'area di Bagnoli (NA).

iRS continuerà la paziente ed entusiasmante opera di acquisizione e
costruzione della coscienza nazionale del popolo sardo.


iRS
Lunis, su 13 de Làmpadas 'e su 2005.

A segus