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31/01/2006 Polìtica limbìstica

Naschit su comitau istatale po sas minorias


Est istada cunvocada in roma su 25 gennargiu colau sa primu riunione de su "Comitau po sa costitutzione de sa Cunferentzia permanente de is minorias limbisticas". Su primu atòbiu de custu organismu importate s'est fatu in su Ministeru de is Afares Regionales a sa presentzia de sos rapresentantes de sas minorias, de sos àteros ministeros interessados, de regiones, provintzias e comunas. Presente sa Confemili puru cun su presidente Domenico Morelli e su visupresidente Bojan Brezigar. Su ministru at presentau unu disinnu de lege po sa costitutzione de sa Cunferentzia chi est istadu discutiu e medidau de sos cumponentes de su comitadu cun propostas de modificas e integratziones. In ocasione de sos traballos s'est ischidu chi sa cummissione cumpetente de su Senadu est currende cun sos traballos suos in custas dies po chircare de ratificare cun afutarra sa Carta Europea de sas Limbas de Minoria. 


Discorso pronunciato il 25-01-2006
Intervento, a Roma, alla riunione del "Comitato per la costituzione della Conferenza permanente delle minoranze linguistiche"

Il mio più sentito ringraziamento per essere intervenuti a questa riunione che considero molto importante per lo sviluppo e la promozione delle minoranze linguistiche nel nostro Paese. Alcuni di voi che erano presenti al Convegno di Palermo del 28 novembre u.s. ricorderanno che questo appuntamento era stato annunciato; vorrei scusarmi se i tempi tecnici per definire i provvedimenti di costituzione del presente Comitato (decreto costitutivo e nomine dei componenti) hanno determinato una convocazione molto ravvicinata a questo giorno. 

D''altra parte è mia ferma intenzione dare una svolta determinante alla rappresentatività delle minoranze linguistiche, dotando l''ordinamento di un organismo rappresentativo di indirizzo e di proposta. Come ho avuto modo di illustrare nel ricordato Convegno oggi stiamo per dare vita ad un organismo che non esiste nel nostro ordinamento, la "Conferenza permanente delle minoranze linguistiche" il che evidenzia una grande carenza della volontà espressa da tali soggetti, riconosciuti dalla legge in forma istituzionale, su questioni di rilevante importanza (si pensi all''esigenza di rivedere alcuni punti della legge di tutela, ovvero all''esigenza di un monitoraggio sullo stato dell''applicazione della legge, svolto in forma concordata ed accettata, ecc.). 

Ci conforta anche sapere che la creazione di questo organismo è auspicata dal Comitato Consultivo della Convenzione quadro di Strasburgo, che inserisce tale auspicio nelle raccomamdazioni espresse nella Seconda Opinione sull''Italia in relazione all''applicazione nel nostro Paese della Convenzione. 

E'' stato distribuito uno schema di disegno di lege per la costituzione di tale organismo, che dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: 

1) Partecipazione al processo decisionale di tutte le minoranze ammesse a tutela da realizzare con la presenza di un rappresentante per minoranza;

2) Conferimento all''organismo di un ruolo di impulso e di proposta, nonchè di monitoraggio;

3) Procedura complessa per individuare i rappresentanti delle minoranze al fine di ottenere componenti provenienti il più possibile dal "territorio". 

Certamente siamo tutti coscienti che ci troviamo in una fase legislativa che volge al termine e che la nostra iniziativa non ha sufficienti probabilità di divenire legge dello Stato. Ci conforta, però, essere coscienti che questa nostra azione non potrà essere ignorata dal nostro Governo, qualunque esso sia. 

E pertanto è con l''orgoglio che lanciamo questo seme che spero possa germogliare nell''immediato futuro.


on. Enrico La Loggia 

A segus