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24/02/2006 Interventos

Bidda Nudda


Consiglio Regionale della Sardegna 


Intervento dell’On. Ignazio Paolo Pisu

(sull’articolo 5 della finanziaria 2006, ed in particolare sul fatto che non è stato accolto l’emendamento per finanziare le case Gramsci di Ales e Ghilarza, di cui sono firmatari Pisu – Uras –Davoli.

Si auspica che verrà inserito nel collegato alla finanziaria). 

15 Febbraio 2006 



Intervento 39



Signor Presidente, Assessori, onorevoli colleghe e colleghi.

L’articolo 8 di questa legge finanziaria del 2006, che reca disposizioni relative all’istruzione, allo spettacolo, alla cultura e allo sport, è di grande importanza al pari degli altri articoli. 

Sbagliano coloro che pensano che questi settori in questa fase non siano importanti come altri che abbiamo trattato o che dobbiamo trattare.

Io condivido la gran parte delle proposte contenute nell’articolo 8, così come mi sembrano interessanti alcuni emendamenti proposti da altri colleghi, che tendono a migliorare e dare risposte, anche urgenti, a tanti temi che attengono ai settori che ho menzionato.

Come non condividere, cito solo qualche dato, la concessione di importanti contributi a favore di studenti di ogni livello scolastico, locali e pendolari, appartenenti a famiglie disagiate, e che meritano di essere inseriti nei programmi comunitari.

Ci sono però alcuni emendamenti proposti dai colleghi Davoli, Cerina e Scarpa che devono essere tenuti nella dovuta considerazione per ciò che propongono al fine di migliorare gli interventi nell’istruzione, in settori ed aree particolari della Sardegna.

Con ciò non voglio misconoscere l’importanza o la necessità che sottendono gli altri emendamenti.

Anche nel settore della cultura devo riscontrare importanti interventi e contributi a favore di fondazioni, consorzi, premi letterari e tutto ciò che si propone di valorizzare questo aspetto nella nostra regione.

Tuttavia a me pare che manchi un intervento che dia ulteriormente lustro alla nostra terra, dal momento che è apprezzato in maniera crescente in tutto il mondo.

Parlo di Antonio Gramsci che tutti conosciamo e che ha dato la sua vita, oltre che la sua cultura e intelligenza, per riscattare dal bisogno le classi popolari, contrastare con grande dignità la dittatura fascista e aprire una stagione nuova di democrazia e libertà per il nostro paese.

Gramsci oggi è uno degli intellettuali sardi e italiani più tradotti e studiati al mondo; infatti i convegni, i dibattiti, le lezioni che si svolgono nelle università sono sempre più frequenti e vengono promossi in Europa, in Giappone e nelle Americhe.

Si pensi che si è costituita negli anni scorsi la O.G.S. (Organization Gramsci Society) che ha sede a New York, con un Presidente che insegna in una prestigiosa Università Statunitense. Il Vicepresidente è il Professor Baratta che tutti conosciamo.

Questa Associazione ha promosso convegni internazionali su Gramsci in Brasile, in Italia a Napoli e intenderebbe promuoverne un altro in Sardegna nel 2007, coinvolgendo decine di Università del mondo, associazioni e cittadini che vogliono fare cultura e studiare Gramsci, ritenuto su tanti aspetti del suo pensiero ancora attuale e utile per capire la complessità della società odierna.

Detto questo, mi chiedo: è possibile che nel mondo in tanti si interessino di Gramsci, mentre in Sardegna come Regione facciamo poco o nulla per tenere vivo il suo pensiero e il suo alto insegnamento ?.

Oggi risultano sterili e datate le polemiche legate al fatto che Gramsci fosse un comunista (e infatti tutti gli riconosciamo di essere stato in prima fila nel contrapporsi a Stalin negli anni in cui questi dominava il movimento comunista internazionale), perché, come ho detto, è apprezzato dall’ intero mondo accademico e da coloro che non condividevano o non condividono il suo pensiero.

Tuttavia, oggi, in Sardegna chi si impegna a promuovere iniziative sul pensiero Gramsciano sono solamente l’Associazione della Casa natale Gramsci di Ales e la Casa museo Gramsci di Ghilarza.

Queste associazioni operano con grande passione, con tanti volontari, ma con pochi soldi.

A queste persone, che appartengono a partiti diversi, deve andare il ringraziamento per l’opera svolta e che stanno svolgendo.

Si pensi che la Casa Natale di Gramsci ad Ales è in condizioni strutturali tali da non poter svolgere la propria attività.

È urgente, dunque, un intervento per porre queste associazioni nella condizione di poter operare, ed intervenire nella struttura di Ales per renderla utilizzabile.

A proposito abbiamo presentato una proposta di legge per rispondere a tutti questi problemi, sottoscritta dal gruppo del P.R.C., da tanti colleghi del P.D.C.I., socialisti, D.S., Udeur, Italia dei Valori, Progetto Sardegna.

Tale proposta di legge dovrebbe seguire il suo iter che non sarà breve.

Per questo io e alcuni dei firmatari abbiano presentato l’emendamento n°34 per dare una risposta immediata alle questioni che ho appena illustrato.

Pertanto chiedo alla Giunta, alla maggioranza e a tutto il Consiglio Regionale di sostenere questa proposta in un collegato a questa finanziaria, dal momento che l’emendamento non è stato accolto; che si colmi così un ritardo della Regione Sarda nello svolgere il suo dovere nei confronti di uno dei suoi migliori figli, che ancora suscita tanto interesse e richiama tanti studiosi e estimatori nella nostra isola 


Paolo Ignazio Pisu
Consigliere Regionale del Partito della Rifondazione Comunista 

A segus