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18/12/2004 Rassigna de s'imprenta - www.godotnews.it

Il "Gran Rap Sardo" dei Maloscantores

di Damiano Usala

Chiusa momentaneamente la parentesi di 'Sa Razza', attiva dal '91, che ha sicuramente fatto conoscere e apprezzare la scena rap sarda, la vena compositiva di Micio P e Quilo, i due Mc già attivi nel gruppo, non si è certo esaurita. 

Il nuovo progetto si chiama Maloscantores e, dopo la pubblicazione del singolo Nella stessa casa con la collaborazione di Caparezza, dà alle stampe un album intero, dal titolo Gran raap sardo. 

L'album, che contiene ben 23 tracce, si avvale di diverse collaborazioni ed è stato interamente registrato in Sardegna.
Artisti come Reverendo Jones, Entroterra, Mentispesse e Balentia (conosciuti e aprezzati in tutta l'isola) hanno dato il loro contributo dimostrando che la scena sarda può all'occorrenza fare gruppo, smentendo la storica rivalità che contraddistingue l'ambiente hip hop.

Presente tra le collaborazioni anche Sergio Piras, ex Le Blinde attualmente attivo con il gruppo dei Tamurita. Con la partecipazione cabarettistica di Aspiroerba dei La Pola tra le tracce dell'album c'è spazio anche per l'ironia.

Di rilievo sono le partecipazioni di artisti internazionali, anche se poco conosciuti, unico esperimento del genere in Sardegna, come fa notare orgoglioso Quilo, alias Alessandro Sanna, durante la presentazione del cd.

Tra gli ospiti internazionali, si segnalano in particolare MC Leur e La Chola da Barcellona, con i quali i Maloscanotores sono entrati in contatto attrverso jam session in Spagna, e Caliber Soldado, artista messicano di base a Los Angeles, la cui collaborazione è stata realizzata attraverso internet.

Micio P e Quilo sono la quintessenza della cultura hip hop versione sarda, stesse catene al collo, stessi pantaloni a vita bassa e enormi scarponi ai piedi e immancabili capelli rasati dei colleghi d'oltre oceano. 

La lingua è invece una scommessa aperta ormai dai tempi dei Sa Razza. I testi sono,infatti, per la maggior parte in sardo, lingua che si adatta facilmente allo stile musicale quasi parlato tipico del rap. L'uso del sardo non sfigura nel confronto con le produzioni nazionali, che ormai utilizzano veri e propri slang in cui si mischia il dialetto d'origine con la lingua italiana. 

Non mancano nell'album, attraverso i campionamenti scelti e alcune basi, gli omaggi alla tradizione musicale sarda, con i Tenores di Bitti e Maria Carta.

I Maloscantores, come moderni cantadores, attenti al messaggio della strada e sempre pronti alla rima, si candidano come volano della tradizione sarda in chiave hip hop, certi che l'isolazionismo che ci contraddistingue non porti a niente di buono. 

Testi semplici e non troppo impegnati per non rischiare di essere etichettati, e un lavoro di merchandising e promozione degno di una major dimostrano come la logica del mercato impone determinate scelte, soprattutto se queste poi devono renderere in termini di vendita. 

L'album verrà distribuito in Italia e verosimilmente anche in Spagna dove il gruppo ha ottenuto già ottimi consensi.

Per completare la presentazione dell'album, venerdì 17 dicembre nei locali dell'FBI, i Maloscantores in compagnia di alcuni artisti, tra cui Reverendo Jones, Balentia, Mentispesse ed Entroterra, si esibiranno dal vivo. L'ingresso sarà gratuito fino alle 12:45. 
L'album del gruppo, in vendita in tutti i negozi a 15 euro, sarà disponibile ai concerti ad un prezzo inferiore. 


Damiano Usala 

A segus