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Diretore: -       Coord.Editoriale: Micheli Ladu
CHISTIONES

01/07/2008 
Io sono professoressa, weberiana e non neutrale

Caro Direttore,
perché attaccare le persone invece dei problemi? Io sono professoressa, weberiana e non neutrale. Il mio ideale maestro non lo è mai stato. Semplicemente ci ha insegnato a guardare la società con curiosità e voglia di capire, con un pò di distacco e divertimento. Mi sembra che voi non vi divertiate per niente e mi dispiace per voi. Vorrei dire che:


a) essere "dottore" non è un disonore, può anzi essere un merito visto le tempeste che si abbattono periodicamente sui professori. Senza contare che i dottori possono essere molto più bravi dei professori. Caso mai non è molto onorevole farsi passare per professore se non lo si é. Non si é professori "a contratto".


b) non sono contraria, anzi, a norme di scrittura standardizzate ma sarei stata favorevole a cose come "c'è stata qualche verifica, anche su piccoli campioni?", "funziona o non funziona?" "a quali condizioni?" Non vi è stato niente di tutto questo. Ricordo che nella Commissione lingua sarda il presidente Soru si era lasciato convincere ad adottare la norma L.S.C. per due ragioni, una espressa palesemente, l'altra più latente e, direi, più nobile: la prima era stata che produrre documenti "in uscita" dalla Regione in due varianti - campidanese e logudorese ( che era quanto chiedeva la maggior parte degli studiosi ) - sarebbe stato troppo costoso; la seconda era l'ambizione o la speranza politica di suggerire l'esistenza di una koinè regionale che tutti noi sappiamo che non c'è e sappiamo anche le ragioni del perché non ci sia. Nella nostra survey gli intervistati che hanno sostenuto che quel che si parla nel loro paese sia il sardo non arrivano al 5%. Tutti gli altri fanno riferimento a campidanese e logudorese ma anche a cabrarese, trexentese, ghilarzese, macomerese, quartese, casteddaiu, noguresu, tattaresu ecc. ecc. Che facciamo: gli mettiamo il bavaglio o gli diciamo che sono ignoranti e non capiscono niente? che si sbagliano a dire che fanno fatica a capire il modo di parlare degli abitanti di un paese diverso dal proprio? Io non faccio la censora e non credo di avere più ragione di un abitante di Cabras o di Macomer.


c) mi sembra singolare e un pò paradossale che mi si chieda reverenza per il presidente Soru o per l'assessora Mongiu. Anche loro, come il tizio al governo nazionale, sono "unti del Signore"? Sa, non mi sembra il caso. Alcune politiche del presidente Soru mi piacciono, altre no, e mi sembra molto normale, da cittadina; e la professoressa Mongiu mi è davvero simpatica, da decenni, ma questo non significa che mi debba mettere in ginocchio di fronte a lei perché è diventata assessora; non ho mai avuto una concezione sacrale del potere e al potere chiedo solo un decente governo, se è possibile.


d) la survey che ho coordinato è stata molto costosa ( neanche un soldo nelle mie tasche, ho il mio stipendio, e i miei collaboratori si sono lamentati per la mia avarizia) e sono ancora grata che il presidente Soru l'abbia finanziata. Continuo a credere che la Regione avrebbe fatto una bella figura se l'avesse valorizzata poiché non é che in Italia ci sia uno spreco di surveys sociolinguistiche. E c'era la possibilità di tanti approfondimenti e letture critiche. Peccato. Sono intervenuta su l'altra voce perché in qualcuno dei vostri siti è stato svillaneggiato qualche mio giovane e bravo collaboratore. E questa cosa è, per me, poco sopportabile. Chiedevo, e l'ho ottenuto, di essere svillaneggiata io. Ma non mi sembra che il tono vi faccia molto onore. Perché non vi calmate un pò? L'ultima legge vi procurerà un mucchio di soldi, non siete contenti? Quanto alla sorte della lingua sarda... non credo bastino la faziosità e i soldi. Servirebbero anche teste lucide, credo. E magari una cosa come un bel serial settimanale, per anni, come un "Posto al sole" i cui protagonisti di storie appassionanti d'amore, di sesso, di soldi e di ambizione parlassero ognuno la propria variante, con la propria faccia, il proprio paese, il proprio cibo... abbiamo tanti giovani scrittori alla moda. Magari impareremmo a capirci l'uno con l'altro. Il suggerimento è assolutamente gratuito.
Grazie, Anna Oppo

 
 
 

 

 
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