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24/02/2005 Una leze chi balet po totu sas limbas

La lingua si salva parlandola

de Maria Luisa Sotgiu

Nell’ottobre scorso avevo trovato, su “Italians”, la lettera di un italo-americano. che mi aveva lasciata di stucco. Desiderava imparare la lingua italiana e il suo «tutor» gli aveva fatto scoprire "Italians" per conoscere il pensiero degli italiani; non solo, avrebbe voluto anche fare esercizio di lettura mediante i nostri scritti, ma il suo lavoro incontrava difficoltà a causa degli errori di grammatica ( così affermava il tutor): l'ortografia fa parte della grammatica. Come sapete le maestre hanno un radar per andare alla scoperta degli errori; le maestre che hanno un testo davanti ai loro occhi, per prima cosa vedono gli errori e poi percepiscono il contenuto: quella di vedere gli errori è una loro fissazione. Sono una maestra, ormai in pensione, con il pallino della scrittura e non mi è mai successo di trovare errori grammaticali nelle lettere dei «nostri» forumisti Italians. Inoltre devo dire che qualcuno ci aveva accusati di avere preso il forum per un laboratorio di scrittura, perciò gli errori non possono esserci di sicuro se siamo così bravi. Ho risposto a quel lettore italo-americano: gli ho cosigliato di leggersi oltre ai vari libri di autori validissimi, anche il libro «Chi salverà le lingue rimaste senza parole?» di Erik Orsenna, in cui loda la grammatica e lancia un allarme. Una grammatica sotto forma di libro per ragazzi, per riscoprirla e amarla. Erik Orsenna, accademico di Francia e vincitore del premio Goncourt 1988, sostiene: gli uomini e le culture muoiono perché muoiono le parole che nessuno usa più correttamente. Mi piace riportavi le parole di Orsenna circa la lingua: «La lingua si può salvare parlandola, scrivendola, cantandola, inventando nuove parole e ritrovandone di vecchie. E' come l'amore, se non l'alimenti muore, basta trovare l'equilibrio tra la regola e l'eccezione, tra grammatica e libertà». 



Bona legidura, a luego

Maria Luisa Sotgiu



Dobbiaco (Bolzano) 



e-mail : maria.luisa.sotgiu@tin.it 

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