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18/02/2005 Rassigna de s'imprenta - Sardegna Industriale

Pilia: «Dobbiamo sostenere soltanto l'editoria d'eccellenza»

27/1/2005 - Il pluralismo dell’informazione come criterio irrinunciabile in una società moderna e democratica. I tagli nel settore dell’editoria non devono causare black out nell’informazione soprattutto per le fasce più deboli e per i giovani. Ne è convinta la commissione “Informazione”, presieduta da Paolo Pisu (Prc), sui tagli previsti nella manovra per quanto riguarda le spese per la produzione di notiziari regionali e locali con il linguaggio dei sordomuti. Quest’anno, a disposizione delle televisioni che ne faranno richiesta, ci sono 20 mila euro in meno rispetto al 2004. Una decisione inaccettabile per i commissari che hanno chiesto all’esponente della Giunta di intervenire per ripristinare almeno la somma stanziata l’anno scorso. La manovra di quest’anno, per il settore editoriale, prevede anche decurtazioni per i contributi per l’acquisto di materie prime e di servizi (- 35 mila euro rispetto al 2004), per i contributi alle aziende editoriali per l’abbattimento di costi di prestampa e per il miglioramento dei servizi di distribuzione dei giornali (-300 mila euro), per i contributi alle imprese radiotelevisive, per le spese di collegamento con le agenzie di stampa e banche dati e per la diffusione della lettura della stampa periodica locale nelle scuole, nei posti di lavoro (-150 mila euro). Incrementate, invece, le spese per l’acquisto di opere editoriali a scopo di sostegno (+ 20 mila euro) e le spese per la pubblicazione di opere di particolare valore e per la promozione di interventi di sostegno destinati alla concessionaria del servizio radio televisivo (+170 mila euro). L’Assessore ha sottolineato che i tagli per l’editoria sono stati limitati rispetto ad altri settori. La Giunta ha previsto di rivedere i criteri con cui si decidono i destinatari dei finanziamenti e di rimodernare la legge 22 che, nonostante sia solo del 1998, non può stare più al passo con il mondo dell’informazione che si è profondamente evoluto rispetto a sette anni fa. «Nonostante le esigenze di bilancio – ha detto l’Assessore –, ci siamo trovati nella situazione di dover ottemperare agli impegni assunti nel 2004. La Giunta ha deciso che il 60% dei fondi stanziati per il 2005 siano destinati a coprire i progetti dello scorso anno». L’Assessore ha inoltre annunciato che non ci saranno più quotidiani privilegiati rispetto ad altri. «Nella Finanziaria dello scorso anno era previsto che il 30% dei contributi da destinare alle aziende editoriali per l’abbattimento dei costi di prestampa e stampa fossero destinati a due quotidiani. Questo non accadrà più». Per l’editoria Elisabetta Pilia è stata chiara: «Basta con lo spirito assistenzialistico e con i contributi a fondo perduto. Dobbiamo sostenere l’editoria di eccellenza perché sia competitiva anche oltre Tirreno».



fonte: Sardegna Industriale 


– Bimestrale di informazione economica 16 Febbraio 2005 

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