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10/02/2005 Si al jazz e alla classica, no al folk sardo

"La Regione non finanzierà più le formazioni di tradizioni popolari"

de Cristina Farris

Si al jazz e alla classica, no al folk. La Regione non finanzierà più le formazioni di tradizioni popolari. Norma a sorpresa nella Finanziaria che espunge dalla legge 64 i gruppi di ballo sardo. Nella proposta approvata da Giunta e Commissione competente, che ora dovrà essere ratificata dal Consiglio, sono abrogate le seguenti disposizioni: il il comma 6, lettera n) dell'articolo 13 della legge regionale 29 aprile 2003. La disposizione più importante che si intende abrogare è quella con la quale i gruppi folk sono stati inseriti all'interno della Legge 64 con finanziaria 2003. Dal comma 2 dell'articolo 1 della legge regionale 18 novembre 1986, n. 64, " La Regione sostiene le attività delle associazioni e dei complessi musicali bandistici, dei gruppi strumentali di musica sarda, dei gruppi corali polifonici, dei gruppi folcloristici isolani, regolarmente costituiti, senza fine di lucro, ed operanti in modo continuativo da almeno un anno." sarebbe eliminata la dicitura dei gruppi folcloristici isolani. Se dovesse essere abrogata questa norma i gruppi folkloristici non avrebbero possibilità di essere finanziati da nessuna Legge Regionale. Intanto nel programma di finanziamenti approvato dall'Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione viene data priorità al finanziamento delle corali classiche polifoniche piuttosto che ai cori tradizionali a tenores o polifonici che cantano in lingua sarda. Ma su questo torneremo presto. 


Cristina Farris 

A segus