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SEBEROS DE IMPRENTA

Sardinews - 13.04.2007
Cantu bendent sos giornales sardos

L’Unione Sarda: + 2,7 nelle vendite – 8,6 in lettori
Nuova Sardegna: vendite – 2,4 i lettori al +11,8
EPolis, Grauso, di lettori ne perde 40 mila (-19,2) 
di G.M. 

I dati Ads sulle diffusioni incrociati con i risultati dell’ultima indagine Audipress 
Segnali contraddittori per i quotidiani sardi dopo la diffusione dell’ultima indagine dell’Audipress (assembla i dati più importanti per i responsabili delle inserzioni pubblicitarie). L’ultima rilevazione – riferita alla primavera-autunno 2006 – conferma in campo nazionale che La gazzetta dello sport è il giornale più letto dagli italiani. Per la Sardegna certifica un autentico crollo di lettori per i giornali del gruppo Epolis di Nicola Grauso che passano dai 208 mila accertati nella rilevazione precedente a 168 mila. Come dire che il Sardegna e il Nord Sardegna, che prima venivano almeno sfogliati e visti poiché erano (e sono) offerti gratis – ha perso nell’isola 40 mila “curiosi”. Come se il giornale interessasse molto meno. Il calo è altissimo, pari al 19,2 per cento, il più alto in assoluto in Italia (perde il 16,4 per cento La Nuova Gazzetta di Modena/Carpi mentre il Secolo XIX scende di 15 punti e il Mattino di Napoli di 9,4). Il crollo di lettori del gruppo Epolis, se ha incupito i redattori del giornale cagliaritano di viale Trieste, ha comunque riportato il sorriso soprattutto negli uffici finanziari dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna. 


I quotidiani storici sardi, dopo aver accusato il colpo, ritornano più o meno allo status quo antecedente l’uscita del free offerto dall’editore Nicola Grauso prima in Sardegna e poi in altre regioni italiane.
L’indagine Audipress distribuisce però amarezze anche nella redazione e nell’amministrazione dell’Unione Sarda. I dati di vendita – con la gestione di Paolo Figus al timone del quotidiano di viale Regina Elena di cui è proprietario l’editore-immobiliarista Sergio Zuncheddu – sono peraltro cresciuti del 2,7 per cento (arrivando in alcuni periodi al + 4,54 per cento) ribaltando un inarrestabile andamento negativo iniziato nel 1994. Punto di forza dell’Unione continua a essere lo sport e il suo supplemento L’Informatore del lunedì. Il giornale cagliaritano continua a crescere: passa – certifica la Fieg, Federazione italiana editori giornali – da 65.295 copie a 67.075, numero ottenuto con 66.720 copie vendute in edicola e con gli abbonamenti (saliti da 349 a 355). Le note dolenti vengono, come detto, dall’indagine Audipress. L’Unione Sarda precipita da 429 mila a 392 mila lettori, con una perdita secca di 37 mila afecionados. Perché? Tre autorevoli collaboratori del giornale (chiedono di non essere citati) fanno questa considerazione. “Il giornale è certamente più ricco che in passato con supplementi utili e stimolanti, ma spesso inutilmente gonfiato”. Il riferimento va a supplementi ad personam su sciacquette, bla bla sex-gossip, mega-foto maniacali di chiappe gambe e tette delle siliconate di turno.
Vanno invece bene i risultati Audipress per il quotidiano sassarese (gruppo L’Espresso, presidente Carlo De Benedetti, nella foto) diretto da Stefano Del Re: il numero dei lettori della Nuova Sardegna passa da 289 a 323 mila con un incremento fra i più alti in Italia, pari all’11,8 per cento (meglio della Nuova ha fatto solo Libero che strappa un + 24,5. Dietro la Nuova si piazzano Avvenire con +10,5 e Il Giornale di Maurizio Belpietro con +9,4). Meno buoni, invece, per il giornale sassarese i dati delle vendite che – in concomitanza con la presenza del free press Il Nord Sardegna di Nicola Grauso, perde in edicola il 2,4 per cento scendendo da 59.416 a 57.981 con 349 giorni di uscita.

I lettori sardi nei territori – Secondo informazioni di ottima fonte contattati da Sardinews i lettori dell’Unione Sarda sono 220 mila a Cagliari contro i 25 mila della Nuova e e 104 mila di Epolis. A Sassari La Nuova ha 133 mila lettori, L’Unione 12 mila, Epolis 42 mila. A Nuoro L’Unione ha 27 mila lettori, la Nuova 51 mila, Epolis 3 mila. Tra Carbonia e Iglesias L’Unione 41 mila lettori, La Nuova 16 mila, duemila Epolis. Più in dettaglio, sempre analizzando i dati Audiporess: L’Unione Sarda (tra secondo e primo trimestre 2006) ha perso il 16,7 per cento di lettori a Cagliari e il 31,3 a Olbia-Tempio, a Oristano –7,1 e Nuoro –3,6. Nel Medio Campidano L’Unione è a + 8,7 e La Nuova a + 40. L’Unione va sempre forte in Ogliastra con un +22,2 per cento (qui La Nuova naviga a gonfie vele con un + 66,7 per cento). La Nuova recupera anche un + 87,5 per cento a Oristano. Bene entrambi i quotidiani nel Sulcis Iglesiente: L’Unione Sarda a +17,1 per cento e la Nuova Sardegna (più presente in quell’area ai temi caldi dell’industria e della cultura) a + 45,5.
Città acchiapatutto – In Sardegna si vendono mediamente 168 mila copie di quotidiani: di queste, 146 mila copie nelle città. Più esattamente 104 mila a Cagliari e 42 mila a Sassari. I giorni di punta di diffusione sono legati molto a eventi sportivi o di cronaca. Per l’Unione sono “giorni buoni” il lunedì e il giovedì, per La Nuova Sardegna sempre la domenica e il lunedì.

Giorni di uscita – I giorni di uscita sono stati per L’Unione Sarda 352 nel 2005 e 350 nel 2006. Per La Nuova Sardegna 348 giorni di uscita nel 2005 e 349 nel 2006.

Il metodo Audipress – I dati Audipress – come spiega a Sardinews il suo direttore Dino Bichisao – sono “importanti per la pianificazione pubblicitaria delle aziende” e si riferiscono al numero dei lettori rilevato con 34 mila interviste annuali fatte a casa degli interessati in base a un campione ormai collaudato scelto su base nazionale. “I nostri rilevatori – dice Bichisao - presentano agli intervistandi il logo delle varie testate edite in Italia e da lì discendono i nostri numeri”. È Bichisao a confermare che “in tutt’Italia, da quasi un anno, si sta registrando un fatto grave: quello della mancata fidelizzazione del lettori alle proprie testate di riferimento”.

I motivi? 
“Possono essere i più diversi, e non spetta me emettere sentenze. Mi auguro che i nostri dati servano alle aziende editoriali per spingerle a fare un prodotto qualitativamente sempre più accettabile dal pubblico che, ormai, è selettivo anziche no”. 

Alcuni giornali vendono più in edicola e perdono lettori: perché?
“Credo dipenda dalla qualità dell’offerta. Le indagini, come quella che noi eseguiamo, sono ormai le più accreditate presso i pubblicitari per i quali il numero dei lettori conta più di quelle delle copie vendute”.

Un esempio classico è quello della Gazzetta dello sport: vende 400 mila copie ma è letta, al bar, negli uffici, da oltre 3 milioni e 600 mila persone. È evidente che questi lettori da bar o da ufficio interessano le aziende che decidono cospicui investimenti in campagne pubblicitarie. 

Le quote sarde di mercato – L’Unione Sarda è al primo posto col 32 per cento, la Nuova si attesta al 29,8 per cento, i giornali sportivi vanno al 12 per cento, La Repubblica è al 6,9 per cento, Il Corriere della sera va al 6,1, Il Sardegna è all’1,8 per cento, altri giornali complessivamente si attestano all’11,5. 

In Italia Repubblica sorpassa il Corsera – Il dato è quello della media mobile Ads dicembre 2005-novembre 2006: La Repubbica si è attestata a quota 475.125 mila copie vendute contro le 473.517 del Corriere della Sera. Non è stata una novità perché, da tempo, il quotidiano diretto da Ezio Mauro superava costantemente, mese dopo mese, quello di Paolo Mieli. Ma questa volta anche il sorpasso in edicola è avvenuto alla luce del sole e non per indiscrezioni. A livello assoluto – compresi cioè gli abbonamenti – il Corsera resta in testa. Tuttavia, per la prima volta da molti anni, sotto la colonna “vendite tramite canali previsti per legge”, ovvero edicola e porta a porta, il numero di copie di Repubblica è superiore a quello del Corriere. E le vendite in edicola sono, per gli esperti, quelle “più difficili da gonfiare tramite operazioni commerciali. La media mobile di un anno prima, quella relativa ai 12 mesi tra il dicembre 2004 e il novembre 2005, dava 492.458 copie per il Corsera, 471.156 per Repubblica. Seguono la Stampa, con un milione 457 mila (e un calo del 4,3 per cento), il Messaggero con un milione 433 mila lettori (-2,1), il Corriere dello sport Stadio con un milione 405 mila (e una flessione dell’1,5) e il Sole 24Ore, con un milione 206 mila lettori (-2,9 per cento). 


Anche in Sardegna Repubblica è primo – Il quotidiano nazionale più venduto e più letto in Sardegna continua a essere (ininterrottamente da nove anni) La Repubblica (6,9 per cento e 13.095 copie) seguito dal Corriere della Sera (6,1 con copie 11.515). I quotidiani sportivi – Gazzetta al primo posto seguita dal Corriere dello Sport - hanno una quota del 12 per cento e con 22.812 copie.

Dieci anni di quotidiani sardi. Nel 1995, primo semestre, L’Unione Sarda aveva – sempre secondo le fonti Audipress – 464 mila lettori (calati bruscamente di oltre 75 mila lettori rispetto al primo semestre del 1994, anno nel quale inizia il crollo con la direzione affidata ad Antonangelo Liori e la condirezione ad Alberto Testa). La caduta (di stile e di copie) è stata successivamente vertiginosa. Nel 1997 La Nuova aveva 359 mila lettori, L’Unione 376 mila. Nell’autunno 2001 La Nuova sorpassa con 327 mila lettori rispetto ai 282 mila dell’Unione Sarda. La ripresa è degli ultimi due anni: 397 mila lettori Audipress primavera-autunno 2005, saliti a 429 nella media autunno 2005-primavera 2006 sotto la gestione Figus che è riuscito nel miracolo di rianimare il quotidiano cagliaritano. Adesso, però, nuova marcia del gambero con i lettori ripiombati a 392 mila. I due quotidiani sardi viaggiano ormai sostanzialmente appaiati: la distanza (in numero di lettori) fra Unione e Nuova era di 140 mila nell’autunno-primavera del 2005, più che dimezzata tra primavera e autunno 2006 a 69 mila). Epolis, come detto, è sceso da 208 mila lettori a 168 mila.

Che cos’è Audipress - Audipress è una associazione che ha per scopo (articolo 2 dello statuto) “l’emanazione di norme e regolamenti sulla base dei quali verranno attuate le indagini collettive di tipo quantitativo e qualitativo sulla lettura dei giornali quotidiani e periodici e su ogni dato relativo alle caratteristiche della lettura e dei lettori, ivi comprese tutte quelle caratteristiche comportamentali utili a meglio configurare questi lettori quali destinatari della comunicazione pubblicitaria”. Presidente Audipress è Boris Biancheri (Fieg). Questi i consiglieri: Marcella Bergamini (Upa), Filippo Berti (Hachette Rusconi), Flavio Biondi (Fieg), Pietro Boroli (Fieg), Nicola Bovoli (Unicom) Matteo Cardani (Assocomunicazione) Margherita De Laurenti (Upa) Francesco Dini (Fieg), Giovanna Maggioni (Upa), Giulio Malgara (Upa), Carlo Momigliano(Fieg), Valeria Monti (Upa), Michele Muzii (Fieg), Fidelio Perchinelli (Assocomunicazione), Carlo Perrone (Fieg), Luigi Randello (Fieg), Paolo Romoli (Unicom), Giorgio Rossi (Assocomunicazione), Angelo Sajeva (Fieg), Fabio Vaccarono (Fieg) e Carlotta Ventura (Upa). 




  




 

 
 
 

 

 
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